Una stella in cucina

Autore: Francesca Negri

Il ristorante Gallo Cedrone ha compiuto 10 anni e si consolida nel firmamento degli stellati Il ristorante Gallo Cedrone ha compiuto 10 anni e si consolida nel firmamento degli stellati 

Dieci anni di passione, scommesse e avventure. Il Gallo CedroneTaverna dell’Hotel Bertelli di Madonna di Campiglio, ha conferma l’ambita stella Michelin. Dal 2013, allora ai fornelli c’era lo chef Vinicio Tenni che nel 2016, dopo 25 anni di collaborazione con la famiglia Masè, proprietaria dello storico albergo campigliano e del rinomato ristorante, ha passato il testimone al suosous-chef, Sabino Fortunato. Trentotto anni, con alle spalle innumerevoli esperienze, Sabino ha lavorato all’Hotel Bertelli e al Gallo Cedrone insieme a Vinicio per nove stagioni e ne è stato quindi il naturale successore. 

É la tradizione dell'alta cucina inaugurata dalle Stelle Michelin dei ristoranti Stube Hermitahe (2008), Dolomieu (2014) e Gallo Cedrone (2013).Sotto la guida di Sabino, il menu del Gallo Cedrone ha proseguito nel segno del forte legame con la montagna, con i prodotti tradizionali e con la ricerca di piccole realtà locali da valorizzare nel piatto, ed è stato arricchito dall’anima pugliese del nuovo e giovane chef, che si declina in nota di freschezza e di intensi sapori mediterranei. Un’offerta quindi che negli anni si è lentamente evoluta e affinata, senza però abbandonare il “concept” iniziale, fatto di concretezza e sobrietà, proposto con allegria ed entusiasmo.

Il menu, pochi piatti a rotazione poco più che settimanale, con vino a bicchiere in abbinamento, privilegia i gusti del territorio nei periodi in cui la località è frequentata principalmente da ospiti italiani, mentre propone i “classici” della cucina italiana e internazionale quando prevalgono i clienti stranieri.

A Campiglio, ristoranti di stile.

I piatti, talvolta sofisticati per tecnica di realizzazione, non perdono la concreta sobrietà che ha fatto del Gallo Cedrone un “casus” nella pur breve storia della ristorazione di qualità di Madonna di Campiglio. Ad affiancare la cucina, at least but not last, c'è l’insostituibile maître Giuseppe Greco, colonna portante del locale tanto quanto il titolare, Marco Masè, sommelier ma soprattutto appassionato di vini, cucina e ospitalità. È lui l’ideatore di “Sapore di Saperi”, un palinsenso che a oggi ha proposto, negli spazi del Gallo Cedrone oltre 400 eventi tra degustazioni guidate, presentazioni di libri, vini e prodotti alimentari, cene a tema, dibattiti e incontri con grandi nomi della cultura e della gastronomia.

Un ambiente unico

Il Gallo Cedrone apre i battenti il primo dicembre 2006 dopo una lunga e complessa fase progettuale curata dall’architetto Enrico Fogagnolo. Parte del legname destinato agli arredi è recuperato da Armando Masè a seguito di alcuni lavori di ristrutturazione presso la “casa da mont Stablel” di proprietà della famiglia dal 1838. Di particolare pregio il portone e le “scandole”, assicelle in larice destinate alla copertura del tetto, ancora in ottimo stato di conservazione, nonostante gli oltre 200 anni di storia. Il risultato è un ambiente curato nei minimi dettagli, dove lo stile alpine chic, dall’eleganza calda e raffinata, inserisce il Gallo Cedrone tra i più bei ristoranti d’alta quota d’Europa.

Le stelle Michelin

La prima stella Michelin a brillare sulla cucina gourmet di Campiglio è stata, nel 2008, quella assegnata alla Stube Hermitage, il ristorante gourmet del Bio Hotel Hermitage che appartiene alla famiglia Maffei. Qui la cena è un rito, un viaggio fantastico tra colori, forme, gusto e consistenza. Conquistata con lo chef napoletano Paolo Cappuccio, dopo un paio di cambi di guardia la stella è in “stand-by”, ma l’alta qualità di questa esperienza gourmet è una certezza che continua, oggi, con lo chef Giovanni d’Alitta. Nella sua cucina non c'è l’intento di stupire, ma di creare un’emozione e una memoria, la memoria del buono e semplice, con quel tocco di mediterraneità che gli appartiene e che fa parte della nostra cultura.
Il ristorante Dolomieu, che è stato insignito di una stella Michelin nel 2014 con lo chef Enrico Croatti, è oggi il ristorante gourmet à la carte proposto dallo chef Davide Rangoni all’interno del DV Chalet Boutique Hotel di Tiziano Zambotti. Tutti i piatti si basano su ottime materie prime e l’attenzione dedicata è quasi maniacale. Il pane, la pasta, l'olio, i dolci e tutti i piatti sono rigorosamente creati attraverso la rilettura del territorio ai quali appartengono. Laboratorio di cucina territoriale – contemporanea, la cucina del Dolomieu è un tributo a Madonna di Campiglio e alle sue Dolomiti di Brenta attraverso il connubio di aromi e sapori genuini.

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