Pedala lungo la ciclovia dalle Dolomiti di Brenta al Lago d'Idro e riempiti gli occhi dei colori e dei profumi della primavera
60 km di ciclOVIANel periodo della fioritura i prati da Carisolo al Lago d'Idro, si trasformano in una tavolozza di colori unica, unica come la bellezza del Parco Naturale Adamello Brenta che li circonda.
Novità di quest'anno, la ciclovia che unisce la pista ciclabile della Val Rendena (25km) con quella della Valle del Chiese (28km di pista ciclopedonale alternata a tratti su strade a basso scorrimento).
Il nuovo collegamento ha inizio a Tione di Trento, prosegue fino all'abitato di Bolbeno per poi collegarsi al paese di Bondo lungo la strada della Madonna del Lares (il tratto presenta pendenze importanti ed è promiscuo con il passaggio di auto).
600 specie di fioriImmergiti nei colori e nei profumi delle oltre 600 specie di fiori che vestono di primavera i prati lungo la ciclovia, le sponde dei fiumi Sarca e Chiese e le rive dei “Laghi Bandiera Blu” d'Idro e di Roncone.
Special PrizeNel 2024 la Ciclovia dei Fiori si è aggiudicata il 3° premio dell'Oscar Italiano del cicloturismo, scopri qui!
Pedala e segui i colori delle fioriture
Ciclovia dei Fiori
Tra Pinzolo e Caderzone TermeTra Pinzolo e Caderzone Terme il colore dominante è il giallo del tarassaco (Taraxacum sect. Ruderalia), del ranuncolo comune (Ranunculus acris) e del ranuncolo dei boschi (Ranunculus nemorosus). Ma i prati si tingono anche del rosa e del rosso del corifoglio comune (Trifolium pratense) e del caglio bianco (Galium album) che una volta veniva usato per cagliare il latte, del verde delle poacee, dell’azzurro violaceo dei fiori dell’erba mazzolina comune (Dactylis glomerata), della fienarola dei prati (Poa pratensis) e dell’erba medica (Medicago sativa).
A SpiazzoA Spiazzo i prati si colorano del giallo dei ranuncoli e dell’azzurro violaceo dell’erba medica. Spiccano le macchie di colore verde delle Poaceae: Festuca rossa (Festuca rubra) e poa dei prati (Poa pratensis).
Tra Fisto e PelugoNella zona boscosa tra Fisto (Spiazzo) e Pelugo fanno da padrone le faggete (Fagus sylvatica), le peccete (Picea abies), il frassino (Fraxinus excelsior), il sambuco (Sambucus nigra) e il tiglio di monte (Tilia cordata), famoso per il miele color giallo.
A PelugoNei pressi di Pelugo, sui bordi dei campi di mais troviamo una pianta assai rara quanto particolare nel Trentino occidentale, ovvero l’Abutilone europeo (Abutilon theophrasti), una pianta esotica trovata per la prima volta in Val Rendena alcuni anni fa.
nei boschiNelle zone boschive spiccano il bianco e il rosa della coridalide solida (Corydalis solida) e della coridalide intermedia (Corydalis intermedia) e il verde delll’edera (Hedera helix) e dell’asparago di monte (Aruncus dioicus).
Sempre nella stessa zona ritroviamo alcune erbe commestibili quali l’ortica (Urtica dioica), il chenopodium album (Farinello bianco) e lo spinacio di monte (Blitum bonus-enricus), che crescono prevalentemente nei prati vicino alle stalle.
Darè, Javrè e SesenaPassando da Darè, Javrè e Sesena i prati sono multicolore: dai fiori lilla della centaurea nerastra (Centaurea nigrescens) al bianco della margherita comune (Leucanthemum ircutianum subsp. ircutianum) ai colori delle piante officinali: la salvia dei prati (Salvia pratensis), la carota selvatica (Daucus carota), la rucola selvatica (Diplotaxis tenuifolia), la rucula dei muri (Diplotaxis muralis), la campanula raponzolo (Campanula rapunculus), l’iperico comune (Hipericum perforatum), il tarassaco comune (Taraxacum sect. ruderalia), l’ortica (Urtica dioica), lo spinacio da monte (Blitum bonus_enricus) e il farinaccio bianco (Chenopodium album).
A Ponte PiàNei pressi di Ponte Pià si trovano il salice bianco (Salix alba), il salice rosso (Salix purpurea), il salice da ceste (Salix triandra) e il salicone (Salix caprea) dai fiori gialli o verdi.
A RonconeA Roncone si passa dai fiori bianchi del silene vulgare (Silene vulgaris subsp. vulgaris) a quelli rosa del silene dioica (Silene dioica) fino al colore oro della cannuccia di palude (Phragmites australis), della verga d'oro maggiore (Solidago gigantea) e della verga d’oro del Canada (Solidago del Canada).
Tra Lardaro e Condino Tra Lardaro e Condino spiccano i prati multicolore, con il giallo dell’iperico (Hipericum perforatum), il viola della salvia dei prati (Salvia pratensis), il bianco della silene bianca (Silene alba), del silene vulgare (Silene vulgaris subsp. vulgaris) e delle margherite (Leucanthemum ircutianum subsp. Ircutianum).
A nord di StoroA nord di Storo domina il giallo del tarassaco (Taraxacum sect. Ruderalia), dei ranuncoli (Ranunculus acris) e del ranuncolo dei boschi (Ranunculus nemorosum) e delle rucole mangerecce Ruchetta selvatica (Diplotaxis tenuifolia) e Rucola dei muri (Diplotaxis muralis). Si aggiunge il rosa dei fiori del timo goniotrico (Thymus pulegioides).
Da Storo al Lago d'IdroDa Storo al Lago d'Idro i pendii aridi sono ricchi di fiori termofili e officinali come la potentilla primaverile (Potentilla verna), l’iperico comune (Hipericum perforatum) con il suo colore giallo, la silene dioica (Silene dioica) e alcune orchidee rare multicolori: l’orchidea militare, (Orchis militaris), l’orchidea bruciacchiata (Neotinea ustulata) e l’orchidea screziata (Neotinea tridentata).
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