Due laghetti, un Rifugio e una chiesetta in un luogo idilliaco dove si narra che San Giuliano si fosse ritirato per fare l’eremita. Osservate i numerosi massi di granito presenti nell’area (alcuni, fra i più grandi, utilizzati come palestra di roccia) e mettete in tasca un sassolino: vi proteggerà come assicura una delle leggende legate al santo. Il Rifugio è di proprietà del Comune di Caderzone Terme ed è gestito dalla famiglia Leonardi dal 1998, l’anno in cui diventò rifugio alpino.
Costruito in pietra in una conca di origine glaciale, solitaria e affascinante, a 1.960 metri di quota è stato ristrutturato di recente, con criteri di eco-sostenibilità adeguati al 21° secolo.
Apertura
inizio giugno a fine settembre (week end di maggio e ottobre
Prima dell'escursione si consiglia di verificare l’effettiva apertura del rifugio contattando il gestore.
Itinerari
Dai laghi di San Giuliano e Garzoné è possibile salire alla Bocchetta dell’acqua fredda da cui si gode un grande panorama sul Gruppo di Brenta (1 ora di cammino, difficoltà E) e da cui è possibile tornare a valle, passando accanto al Lago di Vacarsa e a Malga Campostril. In circa 45 minuti di cammino (difficoltà E) è possibile raggiungere Malga Germenega di mezzo con l’adiacente laghetto di Germenega e volendo si può scendere in val di Genova.