(Martes martes)
La martora è un mammifero appartenente alla famiglia dei Mustelidi tipico delle foreste di conifere e latifoglie di solito a quote comprese tra 500 e 1000 m s.l.m. Spesso confusa con la cugina faina (Martes foina), più legata alle zone antropizzate, la martora preferisce i boschi. Specie molto esigente, è considerata un buon indicatore della qualità ambientale.
Che cosa mangia?Grazie al suo corpo lungo e longilineo, progettato per arrampicarsi, caccia con grande agilità sia a terra che sugli alberi, cibandosi di molti animali, soprattutto mammiferi, uccelli, rettili e insetti, anche se gradisce vari vegetali come semi e frutti.
Quanto pesa?La martora è un Mustelide di dimensioni paragonabili a quelle di un gatto, pesa attorno al 1,5 kg e ha una lunghezza di circa 43-50 cm, esclusa la lunga coda di 20-25 cm.
Come è fatta la sua pelliccia?Presenta un corpo allungato, protetto da un manto marrone molto fitto: sul petto presenta una macchia giallastra, caratteristica che la distingue dalla faina, in cui invece è bianca.
Martora e faina possono essere distinte anche per altre caratteristiche più difficili da osservare a distanza. Nella faina la macchia sul petto è più uniforme e si biforca scendendo lungo le zampe, la martora invece ha una macchia irregolare e ridotta solo sul petto. Inoltre, nella faina il naso è rosato, mentre nella martora è scuro.
Come trascorre la sua giornata?La martora è un animale schivo con abitudini crepuscolari-notturne: durante il giorno si rifugia nella vegetazione, soprattutto nella fitta chioma degli alberi, all’interno di nidi scavati nei tronchi degli alberi o in crepacci rocciosi.
Nel Parco Naturale Adamello Brenta si può cacciare?Assolutamente no! In Italia la martora è inserita tra le specie particolarmente protette e considerata al pari di orso, lupo, lince, sciacallo dorato, gatto selvatico, puzzola, lontra, foca monaca, tutte le specie di cetacei, cervo sardo e camoscio d'Abruzzo (Legge sulla caccia 157/92).
L'opera e il suo autore
La martora è stata abilmente scolpito da Giovanni Leonardi. Artista della scuola del legno di Praso "La Busier".
Curiosità
- Si riconosce per la macchia gialla solo sul petto
- Nonostante le apparenze è un feroce predatore
- Si arrampica agile sugli alberi per cacciare