Lo scoiattolo

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Scoiattolo rosso (Sciurus vulgaris)

Lo scoiattolo rosso è un piccolo roditore appartenente alla famiglia degli Sciuridi diffuso in tutti gli ambienti forestali del Trentino. Nella nostra regione fortunatamente non è presente lo scoiattolo grigio nordamericano (Sciurus carolinensis): specie aliena introdotta in Italia intorno al 1950, lo scoiattolo grigio sta danneggiando seriamente le popolazioni del nostro scoiattolo rosso competendo per il cibo e lo spazio.

 

Che cosa mangia?Nell’immaginario comune lo scoiattolo si nutre quasi esclusivamente di ghiande: in realtà la sua dieta comprende anche altri semi, gemme, fiori e germogli, funghi e insetti. Dato che non va in letargo, lo scoiattolo accumula scorte di cibo in molti nascondigli per sopravvivere all’inverno. Capita spesso che gli scoiattoli si dimentichino le coordinate del nascondiglio: questa è una bella fortuna per il seme che, se si trova nel posto giusto, darà vita a un nuovo albero.

Quanto pesa?Lo scoiattolo rosso è un piccolo mammifero con una lunghezza di 20-28 cm esclusa la coda, che è lunga quasi come il corpo (14-24 cm), e ha un peso compreso tra 230 e 480 g.

Come è fatta la sua pelliccia?Il nostro scoiattolo è tipicamente rossiccio: in realtà, a discapito del nome comune, esistono forme melaniche tendenti al grigio e al nero. Gli scoiattoli non hanno dimorfismo sessuale, ovvero maschi e femmine sono molto simili sia per colore che per dimensione. In inverno dalla punta delle orecchie spuntano dei buffi ciuffi di pelo.

Una coda multiusoLa coda degli scoiattoli viene utilizzata in diversi modi. Innanzitutto, aiuta a regolare la temperatura, fungendo da “pannello solare” o da coperta per riscaldare l’animale, ma può essere utilizzata anche come parasole riparando lo scoiattolo se fa troppo caldo. Inoltre, la coda funziona come un eccellente bilanciere, aiutando lo scoiattolo a compiere spettacolari acrobazie. Infine, la utilizza come “bandiera” per comunicare con i suoi simili il proprio stato emotivo.

Chi mai avrà sgranocchiato la pigna?Scoiattoli e arvicole sono molto ghiotti di pigne, ma dato che presentano dentature differenti, quando se ne cibano, lasciano segni diversi. Lo scoiattolo si alimenta soprattutto sugli alberi, per questo spesso è possibile trovare anche decine di pigne alla base delle piante. Le pigne consumate dagli scoiattoli appaiono desquamate in maniera non uniforme e grossolana, al contrario topi e arvicole hanno denti più piccoli e fanno un “lavoro di fino”, rimuovendo con cura le squame.

 Qual è il suo stato di conservazione?Intorno agli anni ’50 in Piemonte è stato introdotto lo scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis), specie aliena particolarmente pericolosa sia per l’ambiente, poiché causa danni agli alberi e ad alcuni raccolti, che per la specie autoctona, con cui compete: lo scoiattolo grigio si adatta e si riproduce molto velocemente, facendo scomparire lo scoiattolo rosso. Per questo motivo lo scoiattolo rosso è stato inserito nella lista delle “Specie Vulnerabili” della IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura).


L'opera e il suo autore

Lo scoiattolo è opera dello scultore Filippo Zecchini della scuola del legno di Praso "La Busier".


Curiosità

  • La coda funziona da bilanciere durante i salti 
  • In inverno dalla punta delle orecchie spuntano dei buffi ciuffi di pelo 
  • Non va in letargo, ma in inverno è meno attivo 

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