Rete di Riserva: uno scrigno di biodiversità naturale e culturale
Reti di RiserveData l’estensione del territorio tutelato, sono state introdotte anche le Reti di Riserve (RR) un nuovo strumento di gestione di piccole aree d’interesse naturale e culturale.
Per questo è nata anche la Rete di Riserva della Valle del Chiese che, accanto alla Biosfera, allarga i propri confini.
L'areaUn prezioso mosaico di natura e paesaggio, dagli ambienti fluviali e lacustri che contraddistinguono il fiume Chiese e le sponde trentine del Lago d'Idro, agli habitat d'alta quota con il complesso di torbiere e laghetti alpini, passando per prati, castagneti e particolari formazioni boschive.
Il territorio è incentrato sul fondovalle (da Pieve di Bono al Lago d'Idro) e sulle basse e medie pendici, direttamente in affaccio sulla vallata principale. A nord ovest l'area comprende anche ambienti d'alta quota e di crinale che culminano nel Monte Remà a 2376 m.
Gli ambientiTra gli ambienti più interessanti di fondovalle sono quelli connessi all'ambito fluviale/lacustre, con le relative fasce di vegetazione erbacea e legnosa. In bassa e media pendice sono diffusi prati (ed ex coltivi), castagneti, nonché boschi molto particolari, con zone a cerro, carpino bianco, tasso, rovere, latifoglie nobili.
Nella fascia compresa tra le medie pendici e le zone sommitali gli ambienti più notevoli sono identificabili nel complesso di torbiere e laghetti alpini, oltre che nelle praterie primarie e nelle zone di pascolo più o meno arbustato.
Istituita a giugno 2017, aderiscono alle Rete 6 Comuni: Storo, Bondone, Borgo Chiese, Castel Condino, Pieve di Bono-Prezzo e Valdaone.