Aree protette del Trentino: Parco Fluviale Sarca
Tra le Reti di Riserve del Trentino, il Parco Fluviale della Sarca è la più grande.
Enti finanziatori e sottoscrittori dell'accordoI suoi enti finanziatori sono: BIM Sarca Mincio Garda, Provincia Autonoma di Trento, le tre Comunità della Valle dei Laghi, delle Giudicarie e dell'alto Garda e Ledro.
Gli enti sottoscrittori dell'accordo di programma sono 27 Comuni (per un totale di oltre 81 mila abitanti) e 16 Asuc (amministrazioni dei beni di uso civico).
La sua nascitaIl Parco nasce nel 2020 dalla fusione delle due Reti di Riserve già operative nella gestione delle aree protette in relazione ecologica diretta con il fiume:
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la "Rete di riserve della Sarca - Basso corso", attivata nel 2012 con l'approvazione dell'Accordo di Programma (deliberazione della Giunta Provinciale n. 2043 del 28 settembre 2012);
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la "Rete di Riserve della Sarca - Alto e medio corso" attivata nel 2013 con l'approvazione dell'Accordo di Programma (deliberazione della Giunta Provinciale n. 2192 del 17 ottobre 2013).
Dal ghiacciao all'olivo, un fiume che unisce
Gli obiettiviLe due Reti di Riserve del bacino del fiume Sarca condividevano importanti obiettivi generali: la conservazione, la riqualificazione e la valorizzazione degli ambienti naturali delle aree protette, insieme alla flora e alla fauna che le popola; il miglioramento della qualità chimico-fisica delle acque e un uso sostenibile della risorsa acqua; la promozione di uno sviluppo sostenibile legato alle attività turistiche, economiche e sociali del territorio.
In nome di questi comuni intenti, è stato avviato un percorso collettivo e condiviso volto alla definizione di un Piano di Gestione Unitario delle Reti di Riserve della Sarca, per valorizzare le sinergie già esistenti nella gestione del fiume e delle aree ecologiche ad esso connesse e per ottenere la denominazione di Parco Fluviale della Sarca, formalmente raggiunta nel novembre 2020.
Testo tratto da "parcofluvialesarca"