Il lazzaretto di Caderzone è situato a poca distanza dalla Pineta di Pinzolo, in località Santa Maria, ed è oggi utilizzato come magazzino agricolo e fienile, conservando tuttavia ancora, all'esterno come nell'interno, lugubri indizi del suo antico utilizzo.
Tra il XVI e il XVII secolo anche in Val Rendena, per preservare i sani in paese, si scelse il doloroso ma necessario provvedimento di allontanarvi i malati di peste e concentrarli in luoghi sorvegliati, nei quali potessero essere controllati e forse guariti: i lazzaretti. Costruito nel Cinquecento come casa di campagna dei nobili Lodron, alla caduta di questi ultimi fu assorbito tra le proprietà dei nuovi "Signori" di Caderzone, i Bertelli, che durante l'epidemia del 1630 ne modificarono la struttura rendendolo più capiente, e dotandolo di un muro di cinta esterno (l'edificio doveva essere sorvegliato per evitare tentativi di fuga), una cappella, un grande forno per il pane e poco lontano un cimitero.
PUNTO DI FORZA:
L'affresco "Madonna con Bambino e i santi Giuliano e Antonio Abate" posto all'esterno del Lazzareto è opera di Giuseppe Chinatti.