Chiesa di Santa Maria Nuova
Accanto all’antica cappella di Madonna di Campiglio si trova la nuova chiesa: fu costruita negli anni 1970-72 su progetto dell’architetto Marcello Armani di Trento che riuscì ad armonizzare le esigenze della liturgia ed i mezzi espressivi propri dell’architettura moderna.
All’occhio del visitatore l’edificio si presenta con l’andamento irregolare della facciata e del muro perimetrale che vogliono adattarsi a quello - pur esso irregolare e imprevisto - della montagna su cui esso si adagia. Il grande tetto è modellato, parte a capanna, parte a tenda, quasi a ricordare che la vita stessa non è che un momento di passaggio verso una meta più sicura e definitiva. I materiali impiegati per la costruzione della chiesa sono essenzialmente legno e granito.
Particolarità degna di nota è la forma circolare e digradante dello spazio interno riservato all’Assemblea dei fedeli che disposti intorno all’altare avvertono così più vivo il senso della loro unità e della loro partecipazione alla Mensa dei figli di Dio.
Bisogna ricordare a tutti che Campiglio è stata scelta come sede della “Madonna d’Europa”, speranza e simbolo dell’unificazione spirituale e morale del continente. La tela che fu benedetta da Giovanni XXIII è opera del pittore spagnolo Joaguin de Angulo y Garcia e riproduce interpretandolo liberamente un affresco risalente al 1502 che esiste a Algeciras presso Gibilterra. L’effige è ora esposta presso la chiesa di Campo Carlo Magno, eretta nel 1997.