È l’acqua l’elemento principe della Valle del Chiese
L'acqua è richezzaLa Valle del fiume Chiese, appunto, che si libera dai ghiacci perenni dell’Adamello e percorre con i suoi affluenti il solco tracciato in milioni di anni fino ad immettersi nel Lago d’Idro, caratterizzando di sé la vita degli abitanti dei villaggi sorti lungo le sue sponde.
Essi ne hanno temuto e patito le piene e le inondazioni, ma hanno anche imparato a convivere col fiume e del fiume: ne hanno incanalato l’acqua per l’irrigazione, l’hanno sfruttata per il trasporto del legname, l’hanno utilizzata per il lavoro artigianale e trasformata in fonte preziosissima di energia, facendo di essa, ancora oggi, la vera e irrinunciabile ricchezza di tutto il territorio.
Lo sfruttamento idroelettricoA partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso le acque del fiume Chiese sono state sfruttate per la produzione di energia elettrica. È in questo periodo, infatti, che i grandi sfruttamenti idroelettrici nelle Alpi andarono a coinvolgere anche tutte le acque del bacino del Chiese, trasformando radicalmente gli stessi corsi fluviali ed incidendo profondamente sull’ambiente, sull’economia e sugli usi e costumi stessi di intere popolazioni.
I bacini artificialiQuesto processo di sviluppo radicale e irreversibile ha lasciato numerose testimonianze sul territorio. Le manifestazioni più imponenti sono sicuramente i tre grandi bacini artificiali costruiti in Val di Daone a quote differenti e con caratteristiche proprie ben definite:
- diga di Ponte Morandin, vicino al paese di Daone, ha una capacità di 300.000 m3;
- diga di Malga Boazzo, con la rispettiva centrale per la produzione di energia elettrica: si trova nel cuore della Val di Daone, a quota 1224 metri, e ha una capacità di 11.800.000 m3;
- diga di Malga Bissina: è lo sbarramento più spettacolare, eretto all’imboccatura della Val di Fumo, a quota 1778 metri e capace di contenere fino a 360.000.000 m3 d’acqua.
DIGA DI PONTE MORANDIN
La diga di Ponte Murandin è stata costruita dalla Società Idroelettrica Alto Chiese (Gruppo Edison), su progetto di Claudio Marcello con la collaborazione di Giuseppe Candiani e Francesco Contessini, e con la consulenza del Prof. Giorgio Dal Piaz per la parte geologica. I lavori di costruzione iniziarono nel Febbraio del ’55 e vennero ultimati nel Luglio del ’56.
Il manufatto va ad alimentare la Centrale di Cimego. Esso è a gravità ordinaria in calcestruzzo ad andamento planimetrico leggermente arcuato ed ha un volume complessivo di 9000 m3.
Il bacino ha un volume complessivo di 0,330 Mm3 che però va riducendosi notevolmente per via dell’ingente quantità di detriti che vanno via via accumulandosi sul fondo del bacino ad ogni piena.
DIGA DI MALGA BOAZZO
La Centrale di Malga Boazzo, con la rispettiva centrale per la produzione di energia elettrica: si trova nel cuore della Val di Daone, a quota 1224 metri, e ha una capacità di 11.800.000 m3.
Società concessionaria: Hydro Dolomiti Energia
Luogo: Daone (Tn)
Corso d’acqua: fiume Chiese più 14 affluenti
Anno di costruzione: 1959
Potenza [MW]: 95
Tipologia turbine: Pelton
DIGA DI MALGA BISSINA
La Diga di Malga Bissina è lo sbarramento più spettacolare, eretto all'imboccatura della Val di Fumo, a quota 1778 metri e capace di contenere fino a 360.000.000 m3 d’acqua.
Oltre all’acqua del fiume Chiese viene convogliata e utilizzata anche l’acqua dei torrenti Danerba, Copidello, Rondon, Predon, Manoccolo, Rossola, Gellino, Larga, Campo, Saviore, Signorine e Re di Castello.
CENTRALE DI STORO
Società concessionaria: Hydro Dolomiti Energia
Luogo: Storo (Tn)
Corso d'acqua: fiume Chiese
Anno di costruzione: 1960
Potenza [MW]: 20
Tipologia turbine: Francis
CENTRALE DI CIMEGO
La Centrale di Cimego con una potenza complessiva di 229 MW è la centrale più potente dell’impianto idroelettrico dell’Alto Chiese
Società concessionaria: Hydro Dolomiti Energia
Luogo: Cimego (Tn)
Corso d'acqua: Fiume Chiese
Anno di costruzione: 1953
Potenza [MW]: 220
Tipologia turbine: Pelton