Tione di Trento

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Punto di convergenza delle Valli del Chiese, Rendena e Giudicarie Esteriori, è piacevole punto di partenza per bellissime gite ed escursioni nei gruppi dell'Adamello, del Brenta e del Càdria (Alpi di Ledro).

In ogni stagione Tione e i suoi dintorni appagano il visitatore più esigente offrendo un ampio ventaglio di itinerari ambientali, naturalistici ed artistici.
Tione si sviluppa ai piedi del Monte Gaggio, in una conca che l'ha fatto conoscere anche con il nome di "Busa". Il ripiano su cui è posto il paese è attraversato dal fiume Sarca e dal torrente Arnò. È il capoluogo delle Giudicarie, nonché il suo centro amministrativo, con la sede del Comprensorio, commerciale, scolastico e decanale.

Tione assunse rilievo nella vita giudicariese solo dopo che qui fu spostata la sede giurisdizionale, prima a Stenico. Successivamente, con la riorganizzazione amministrativa e la conseguente abolizione del Principato Vescovile di Trento, crebbe d'importanza diventando via via sede di tutti gli uffici giuridici, politici ed amministrativi.

Come borgata, Tione si è sviluppata dopo l'ultima guerra, estendendosi verso nord e allargandosi dai piedi del monte fin oltre la circonvallazione. Il paese ha comunque mantenuto la suddivisione in antichi rioni: Brevine, Cantes, Ville, Pleù, Sivrè e Basso Arnò.
È per tradizione sede industriale (lavorazione del legname, forme per calzature, fonderie, lavorazione di materie plastiche e del marmo, autoaccessori, industrie alimentari e di costruzioni, pescicolture), artigianale (mobili, officine, maglierie) e commerciale.

Punti di interesse

Chiesa Santa Maria Assunta e San Giovanni BattistaLa parrocchiale (IX - X secolo) ha impianto anteriore al Mille. Oggetto di numerosi restauri l’antica chiesa aveva pianta rettangolare, con le proporzioni canoniche delle chiese paleocristiane. Nel 1513 il cardinale Adriano da Corneto fece radere tutto al suolo, ad esclusione delle cappelle, e ricostruire. Nel 1893/96 fu soggetta a nuovi interventi di restauro.

L'interno della chiesa colpisce per le dimensioni. Sulla vasta navata centrale si aprono otto cappelle collegate tra loro da una galleria ottocentesca. Di particolare interesse il battistero, gli affreschi (in particolare la Madonna con Bambino di Simone Baschenis), la Via Crucis, l’Altare Maggiore in marmo e tre preziose statue lignee del sec.XVI, forse opera i Maffeo Olivieri.

Chiesetta di S. VigilioLungo le rive del fiume Sarca, nelle vicinanze del centro sportivo, sorge la chiesetta dedicata a S.Vigilio. La chiesa è posta su di un promontorio roccioso che non teme l’urto del fiume. Davanti ad essa passava l’antica strada che conduceva in Rendena. Di fianco alla facciata della chiesa appoggiata al campanile c’è una nicchia con all’interno un masso di granito sul quale, come dice la scritta, la tradizione vuole sia stata deposta la salma di S. Vigilio. Sul lato destro sono custodite le lapidi del cimitero del colera che è stato distrutto per costruire la strada che collega il Basso Arno a Sesena. La piccola sacrestia ha affreschi medievali ed una grata in pietra.

Santuario di S. GiovanniLungo la statale per Trento a 2 km dall’abitato, in una località di campagna, sorge la chiesetta di S.Giovanni costruita nel 1893 in sostituzione di una chiesa antica. La facciata è a capanna. L’interno è a navata unica terminante nell’abside che ospita, in sostituzione dell’antica pala rubata, un’opera in ceramica di don Luciano Carnessali.

Anticamente Saone e S.Giovanni erano paesi col nome di Saone Superiore e Saone Inferiore e dipendevano rispettivamente dai comuni di Bleggio Superiore e Bleggio Inferiore. Di Saone inferiore è rimasta solo la chiesa e qualche antico maso pressochè abbandonato.

Le lapidi storicheFra le molte lapidi collocate sugli edifici sono da menzionare quelle poste sulla facciata del Municipio che ricordano il passaggio del Gattamelata, al soldo di Venezia e avversario di Milano, con 2.000 fanti e 3300 cavalli (1438); la distruzione del Dazio di Tempesta (1768) e la decapitazione dei capi della rivolta (1772).

All’esterno della Cassa di Risparmio, in Via Filzi è la lapide che ricorda la fucilazione (1809) per opera di soldati francesi di 60 persone riunite in banda armata. Nella piazza Guido Boni è ricordato l’arrivo dei Corpi Franchi (1848) con un granito che porta inciso tale data.

Da non dimenticare la lapide in via del Foro per rammentare la guerra delle Noci (1579) e quella posta sulla facciata del Municipio in ricordo ai Caduti di Guerra.

Giro delle fontaneEsiste un modo tutto particolare per scoprire Tione: tra le fontane storiche, alla scoperta delle tracce del passato che raccontano gli usi e i costumi di una volta.
Un tempo erano i luoghi dell’aggregazione e della socializzazione dove le donne si trovavano a lavare i panni, si andava ad attingere l’acqua potabile da portare nelle abitazioni e nei bacini di raccolta si abbeverava il bestiame.

Partendo da Brevine, c’è la fontana di piazza Marconi. Si procede, poi, fino alla fontana di Cantes, e quindi al rione delle Ville, con la Fontana dei Bigolot, il Lavandin dei Boron e la fontana della piazza dei Mazzè. Proseguendo si raggiunge Pleù, e la sua fontana in pietra del 1867 e quindi “Sivrè”, nella cui piazza si trova la fontana costruita con il nuovo abitato sorto dopo l’incendio del 1871. Tra i due rioni si trova la fontana che storicamente serviva entrambe le frazioni.

Tratto in parte da comunitadellegiudicarie.it

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