Massimeno

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Secondo la tradizione popolare, il paese di Massimeno sarebbe sorto in origine sul pianoro situato a monte della chiesa di San Giovanni. La località dove sorge la chiesa è chiamata “Castel”, toponimo derivante forse dall’antico Castello Massimo, da cui il nome di Massimeno.

Il più piccolo Comune del Trentino ed è pure uno dei comuni meno popolati di tutta l'area alpina, a causa anche dello spopolamento avvenuto con le emigrazioni del primo dopoguerra. Il paese è l'unico, in Val Rendena, situato su di un terrazzo laterale al solco del Sarca, sulle pendici occidentali del Monte della Costa di Nambì (m 1803), disposto attorno all'ampia piazza in vista della valle e del massiccio dell'Adamello-Presanella.
Il territorio del Comune è piuttosto esteso: dal versante vallivo verso il Sarca, ai 3354 metri del Monte Làres. Al margine del terrazzo si trova la chiesa della Madonna di Loreto del 1758 (ricostruita nel 1862). 

Da Massimeno si diparte una vecchia mulattiera che sale ai fienili di Plan e alla Malga Movlina, quest'ultima situata a 1746 metri. Dalla fontana della piazza ci si inerpica sulla dorsale boscosa con una serie di tornanti. Dopo un piccolo capitello si giunge ai fienili di Plan, a quota 1588 metri; proseguendo per la strada forestale ci si porta sul crinale di Malga Movlina, balcone di vasti pascoli aperto sull'Adamello e sul massiccio del Vallón, nelle Dolomiti di Brenta.

Punti di interesse

Chiesetta di San Giovanni BattistaPiccola ed isolata chiesetta su un rialzo a dominio della Valle, della quale si hanno notizie a partire dal XV secolo, sorta sui resti di un più antico castello medievale (infatti il toponimo di questo luogo è “dosso del Castel”). Nella metà del 1400 Antonio Baschenis realizzò le decorazioni del braccio sinistro del transetto conservate ad oggi grazie a scrupolosi restauri compiuti nel tempo. Ma troviamo anche le “mani” di altri Baschenis: Simone II, che nel 1533 decorerà la facciata (impressionante l’enorme San Cristoforo e due Sante, insieme alla Sacra Conversazione sopra la porta d’ingresso, che accolgono il visitatore) e la parete sinistra della navata. Ad aiutarlo c’è anche suo figlio, Filippo (1525-1597), che nella seconda metà del XVI secolo, realizzerà il trittico del transetto destro. Filippo sarà forse l’ultimo dei Baschenis ad operare in Rendena.

Chiesa di San LuigiLa pittoresca chiesetta di San Luigi Gonzaga di Massimeno, costruita appena sopra la stradina che collega il paese con Bocenago su di un piccolo terrazzo erboso immerso nel bosco, si presenta al visitatore con la sua facciata affrescata con il Santo in atteggiamento di preghiera, alle cui spalle si intravede il campanile della chiesa parrocchiale di Massimeno. Il resto della struttura è abbastanza semplice, come anche l’interno, dove non vi sono decorazioni.

Tratto da comunitadellegiudicarie.it

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