St. Antonio di Mavignola

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Zona di masi e ex alpeggio, a pochi chilometri da Madonna di Campiglio.

Frazione del comune di Pinzolo, S. Antonio di Mavignola si distende su un colle formato da un ammasso di detriti morenici risalenti ad epoche post-glaciali. La sua popolazione un tempo era costituita per la maggior parte da famiglie contadine provenienti da Pinzolo, che in estate portavano su questi pascoli il loro bestiame, prima di raggiungere le malghe situate ad altitudini maggiori. Sembra che il primo nucleo del paese sorgesse in località Milegna, dove oggi si possono ammirare antichi masi ed edifici dedicati alla pratica dell’alpeggio.

Punti di interesse

Chiesa di Sant’Antonio Abate VecchiaEdificata prima del 1300 e situata sulla strada di collegamento con Madonna di Campiglio, per molti anni fu affidata alla custodia di un eremita. La chiesa presenta il tetto a capanna coperto di scandole di larice e vanta sia all’esterno che all’interno ricche decorazioni riconducibili a Simone II Baschenis, realizzate nel 1540. All’esterno, sulla facciata, tra le varie raffigurazioni dai colori vivaci spicca la Deposizione di Cristo con la Vergine e i santi più cari alla valle. 

Forte ClempLa costruzione della caserma fortificata di Clemp, realizzata tra il 1914 e 1915 con grossi conci di granito ed elementi in cemento armato, era lunga circa quaranta metri, divisa in due piani nei quali si trovavano le stanze per la truppa, il deposito munizioni e viveri e la cisterna per l’acqua, oltre agli ambienti destinati alla difesa dell’edificio. Sul lato rivolto “al nemico” a valle, si aprivano diverse feritoie-fuciliere e durante l’Impero austro-ungarico essa faceva parte di un più grande sistema difensivo composto da ulteriori trincee, caserme, fuciliere e grotte che partivano dalla cima del Doss del Sabion, scendevano verso Sant’Antonio di Mavignola, risalivano verso Malga Clemp, a Malga Valchestria, e terminavano più in alto al Doss del Fò. Il forte e la guarnigione qui destinati non presero mai parte attiva durante la guerra e dopo l’armistizio il forte fu dismesso e abbandonato. Negli ultimi anni l’edificio ormai ridotto a un rudere è stato rimesso in sicurezza.

Masi (Pimunt, Fogajard)Indicativi delle economie tipiche del passato sono gli agglomerati rurali di Pimunt e Fogajard, perfettamente conservati e fatti rivivere in diversi modi, pur senza snaturarne le architetture. Quello di Pimunt si contraddistingue per essere un antico insediamento di mezza montagna costituito da fienili, piccole stalle con mangiatoie e caseifici, un tempo sede di vivace attività rurale. Quello di Fogajard, invece, assume visivamente i connotati di un alpeggio con grandi masi separati tra loro ma riuniti in un unico grande terrazzo erboso che si affaccia davanti alle spettacolari Dolomiti di Brenta.

Tratto in parte da comunitadellegiudicarie.it

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