Riccomassimo è una frazione del Comune di Storo, il comune più popoloso delle Giudicarie. Le altre frazioni sono Lodrone e Darzo.
La piccola frazione è composta da una cinquantina di abitanti, è posta in posizione elevata (755 m), a circa tre chilometri da Lodrone, sull'estremo margine meridionale delle Giudicarie. Una stradina forestale collega il paese con la borgata bresciana di Bagolino.
Tratto in parte da comunitadellegiudicarie.it
Curiosità
Fu proprio per non sottostare al “JUS PRIMAE NOCTIS” che un giovane si ribellò al Conte Paride di Lodrone e, aiutato da tutta la gente del paese circondò la residenza del nobile gridando “a morte il Conte Paride…viva la libertà”.
Non c’era altro da fare che fuggire attraverso i boschi di castagni. Inseguito dal popolo inferocito il Conte sentiva le urla della gente che si avvicinava ed allora chiese aiuto ad un montanaro che da solo assestava una voluminosa carbonaia.
“Se mi salvi da questi cani ti farò ricco, Massimo”…
E Massimo, il carbonaio lo nascose sotto un grosso cono di legna.
Sopraggiunsero presto gli inseguitori e chiesero se avesse visto passare il Conte Paride. Il pover’uomo, combattuto dal rimorso di coscienza e dalla brama dell’oro con voce bassa disse di no e con la mano indicò la legnaia dove il Conte si nascondeva.
Gli inseguitori capirono solo il suono della voce e proseguirono battendo il bosco in largo ed in lungo.
Il Conte, così sottratto alla vendetta degli insorti, mantenne la promessa ed il carbonaio, diventato ricco, dove aveva la sua misera casa costruì altre case per sè ed i familiari dando origine al borgo di RICCOMASSIMO.
di Fabio Maffei
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Punti di interesse
Chiesa di San Carlo BorromeoIl piccolo edificio sacro, eretto nel 1720 su iniziativa dei Conti Lodron e restaurato alla metà del 1900, sorge su uno sperone roccioso alle pendici dell’abitato di Riccomassimo. La facciata è semplice e a due spioventi, con un portale architravato affiancato da due monofore centinate e da un oculo circolare sommitale. L’interno, ad aula unica, conserva un’interessante pala dell’altare maggiore sulla quale è ritratto il conte Carlo Ferdinando Lodron che nel 1727 commissionò l’opera. Affreschi del 1800 decorano le volte di navata e presbiterio. Un piccolo gioiello d’arte sacra rurale orgoglio della locale comunità di Riccomassimo.